Shyamalan firma un nuovo film sull'America e le sue paure, in cui solamente attraverso una dimensione comunitaria è possibile (ri)scoprire il proprio ruolo nel mondo.
Scorsese parte dalle coordinate storiche del Seicento ma realizza un'autobiografia spirituale, dando forma al suo travaglio interiore di uomo del Novecento.
L'autentico manifesto fondativo di un cinema fatto di padri e figli che si legittimano e aiutano a vicenda, ribaltando le apparenze per vincere le paure.
Todd Solondz torna a raccontare la crudeltà sotterranea insita nella società americana in un film ad episodi, tra vecchi e nuovi personaggi disfunzionali
Antonio Campos si avvicina alla tragica storia di Christine Chubbuck per portare avanti la sua riflessione cinematografica sullo statuto delle immagini e della violenza.
Steven Spielberg trova nella favola di Dahl i primordi della sua immaginazione, e mentre guarda al mito della Caverna orchestra una lievissima metafora del cinema.