Non c’è giudizio nel cinema di Ceylan. C’è solo il problema e il dubbio, intorno a un padre e figlio, lo scontro e la contraddizione: la sua messinscena della natura umana lascia ancora disarmati.
Lanthimos si avvicina a Kubrick con un approccio quasi duplicante, ma per il regista greco personaggi e modelli sono solo pedine, (s)oggetti da osservare clinicamente attraverso la macchina da presa.