Sotto il segno della AIP di Roger Corman, il film di Daniel Haller si muove agli albori del rapporto tra il cinema e Lovecraft, in un confuso confronto di orrore e fantascienza.

Tre sguardi nell'abisso lovecraftiano, tra orrori (invisibili) e cattive (ri)letture

A metà tra detective story e horror, Dan O'Bannon firma uno dei più stimolanti adattamenti lovecraftiani.

Lo scarto dalla realtà dell'orizzonte lovecraftiano reinventato da Greco e Leggio attraverso la lente del mockumentary.

Il classico di Roger Corman divora e rielabora l'immaginario dell'orrore in una visione ipnotica e ricca di sorprese.

Mito e passione negli adattamenti lovecraftiani firmati dalla H.P. Lovecraft Historical Society.

L’incontro fra il cinema di Carpenter, i miti del “solitario di Providence” e la fisica quantistica, ovvero “La fin absolue du monde”.

Dan Gildark costruisce un piccolo ma riuscito ritratto del mondo lovecraftiano, tra omaggio e rilettura personale.

Introduzione ad un viaggio nel cinema lovecraftiano, a ottant'anni dalla scomparsa di uno dei padri del fantastico letterario.

Dopo il più grande flop della sua carriera, Shyamalan viene a patti con la presenza divistica di Will Smith in un film che, nel bene e nel male, segna il ritorno al suo cinema più personale e maturo.