Un'istantanea della Babele di Taipei nella sua contemporaneità, fra vita frenetica, interessi economici, tradimenti, sorrisi di facciata e depressione cosmica.
Il film più violento e decostruito della cinematografia di Yang, un’opera che rappresenta assieme al precedente "Taipei Story" un brillante e prezioso dittico dedicato alla metropoli.
Tassello fondamentale del Nuovo Cinema Taiwanese, il secondo film di Edward Yang guarda al cinema di Antonioni per portare avanti una dolente riflessione sulla metropoli contemporanea.
Tutto è incluso nel potere del tempo che, come dice il fratello sul letto di morte, si lascia ogni cosa alle spalle, e poi nel movimento della vita, confuso, impercettibile, avvolgente e alienante.
Il biopic su Saint Laurent è un nuovo autoritratto, appena celato, del cinema di Bonello, che come gli abiti dello stilista aspira ad essere pura forma eidetica.