Hillcoat firma un noir metropolitano ricco di dettagli preziosi e grandi scene d'azione, tuttavia manca il polso necessario a tenere sotto controllo la progressione corale della narrazione.
Un film terrigno e pesante che aspira al volo ma rimane costretto a terra, soffocato da doveri produttivi e da un’impalcatura narrativa non solo strabordante ma anche sciatta e approssimata.
Il neoclassicismo di Spielberg allo stato dell'arte, una profonda riflessione sul Potere inserita all'interno del rapporto tra l'identità di un paese e la sua immagine costitutiva
Liminale e spietata, la serie di Scorsese, Winter e Jagger promette di essere un racconto epico e faustiano sulla caduta del rock e la nascita di una nuova era.
Mediocre sincretismo zombie, il film di Burr Steers procede indeciso tra fedeltà e reinvenzione, ma se i morti viventi abbondano a mancare del tutto sono le idee
Il più radicale e politico film di Tarantino, immagine-mondo che nasce in 70mm e diventa metafora scoperta di un paese mercificato, scisso, inesorabilmente fondato sulla finzione e la violenza.
In un cinema inteso anzitutto come perfomance personale, Iñárritu va alla fine del mondo per cercare la Natura, Dio e il cuore avido degli uomini ma quello che trova è soltanto sé stesso