Distribuito nel 1971, il seminale folk horror di Piers Haggard racconta il mondo in subbuglio della fine degli anni '60 del Novecento e la rivolta dei figli contro i padri.
Come "Joker" di Todd Phillips, anche il film di Cathy Yan fallisce nella ricerca di un approccio differente al cinecomic, dando vita a un progetto più blando e innocuo di quanto si potesse sperare.
Anche nel contesto del western, il cinema di James Mangold continua a essere una fucina di storie e di illusioni, e una questione di rapporti tra padri e figli.
Nella costruzione di un universo da nerd, il sequel del cult di Fleischer si dimostra totalmente incapace di uscire dal proprio mondo per dialogare con il presente.
L'opus magnum di Makoto Shinkai riflette tutte le spinte magmatiche e le smodate suggestioni di un cinema che, soltanto quando perde la retta via, (ri)trova sè stesso.
Come fosse un sacerdote laico, Bruce Springsteen dà vita ad una liturgia che ci immerge in un passato in grado di frammentare il tempo e abbracciare i suoi fantasmi.