L'ultimo film di Kenneth Branagh è un viaggio sentimentale in un mondo filtrato dalla memoria; la sua Belfast è un microcosmo utopico che cristallizza la bellezza e la dona al nostro immaginario collettivo.
Adattando il romanzo di J. R. Moehringer, George Clooney torna a immergersi in una nuova odissea sentimentale e a deputare alla percezione la capacità di pensare ancora cinema in quei luoghi da sempre estranei a visioni del genere.
Con Cry Macho, Clint Eastwood demitizza il suo passato e dona la propria crepuscolare icona all'eternità - o, forse, semplicemente a un sogno in cui poter danzare liberi da qualsiasi costrizione terrena.
È il 1966, Sergio Leone pone fine alla sua trilogia del dollaro e Howard Hawks passeggia sul viale del tramonto conducendo i suoi idoli verso il crepuscolo. Ma i cancelli del cielo sono ancora distanti...
Nel film delle sorelle Wachowski è l'atto sessuale tra le due femme fatale a rivelare l'autentica essenza identitaria dei personaggi e a scheggiare le convenzioni di genere cui appartiene l'oggetto film.
L'ultimo progetto diretto da Paul Greengrass è un inno alle geometrie dell'immagine e della vita, oltre che una riflessione sul potere dello storytelling in grado di curare le ferite di un corpo (sociale) oltraggiato.
Oltre la buia volta celeste che accompagna la Terra verso la sua fine, sembra esserci ancora speranza. L'ultimo film di George Clooney è un'odissea sentimentale ad astra che non smette mai di credere negli esseri umani e nei loro squarci emotivi.
Dopo le avventure stellari di Solo, Ron Howard torna al cuore pulsante del suo cinema e a un dramma dotato di forte - seppur artificiosa - intensità drammatica
L'ultimo film scritto e diretto da Aaron Sorkin è disponibile su Netflix e rappresenta la condensazione dello stile liberal del celebre drammaturgo statunitense.
Il film di Cristophe Honoré disponibile su MUBI è una rêverie a cui abbandonarsi, un flusso di pensieri in grado di risvegliare i più personali fantasmi interiori.