Solo apparentemente sulla falsariga di un Green Inferno ai tempi della frontiera, l'esordiente Zahler mette in scena un western cannibale con un redivivo Kurt Russell.
Ancora una volta Bill Murray pesce fuor d'acqua, per un film che ammicca debolmente alla satira bellica per tingersi di favola, in modo però semplicistico e terribilmente banale.
Replicando in peggio le riflessioni di Skyfall, Spectre nasconde sotto la sua decostruzione il timore di confrontarsi con una nuova serialità che sia autonoma e classicamente contemporanea.
Film che affronta il corpo come modo di essere nel mondo, mischiando presenze fisiche completamente differenti, fra cadaveri, fantasmi, figlie anoressiche e padri sovrappeso
Helgeland porta con ironia il tema del doppio all'interno del gangster movie, di cui cerca di rievocare la classicità all'interno di equilibri comunque personali.
Il primo capitolo della saga fantozziana ritorna in sala (26, 27, 28 ottobre), a 40 anni di distanza dalla sua uscita. Il 2, 3 e 4 novembre toccherà invece a Il secondo tragico Fantozzi.
Non un film sullo spazio e la fuga da esso, ma una catena di occasioni sprecate, il cui limite più grave è non affidarsi mai al potere dell'immagine per raccontare la libertà dei suoi personaggi.