Un'apocalisse della percezione è alle porte, riusciamo ancora a guardare? Leos Carax firma uno dei più grandi film sul cinema e le sue ossessioni, sul futuro incerto e frammentato delle immagini.
Martone chiude la sua riscrittura della giovane nazione Italia con il film che più si apre alla fede e alla necessità umana di credere in qualcosa, all'interno di una riflessione che abbraccia le grandi utopie del Novecento.
Nato dall'esperienza artistica di "Teatri Uniti", l'esordio cinematografico di Martone è il racconto errabondo, dimesso e assieme partecipe, degli ultimi giorni di vita del matematico Caccioppoli, interpretato magnificamente da Carlo Cecchi.
Il sequel prodotto da Carpenter riporta al centro il tema del Male e gioca con il ribaltamento tra preda e cacciatore, tuttavia Gordon Green non sembra davvero entrare nelle logiche del genere horror.
Con il suo secondo episodio, Rob Zombie rilancia la componente eversiva e si prende rischi altissimi, impossessandosi di fatto di personaggi e situazioni dall’interno del suo filtro autoriale.
Il punto di non ritorno nel cinema di Tsukamoto, primo lungometraggio in digitale dove la città collassa nell’incubo dell’inconscio e diventa terreno di caccia di uno sguardo che uccide.
Una riscrittura dolorosa di Cervantes, un film che parla di sé stesso e dei suoi lunghi fallimenti, dell’ossessione per il cinema e degli effetti che questa ha non sul sognatore ma su chi gli sta intorno.
Il primo contatto tra Tsukamoto e il digitale è un mediometraggio che fa da spartiacque nella sua filmografia e summa del suo primo percorso artistico.
Dopo "Chi-Raq", Lee non sembra essersi allontanato dalla commedia sofisticata della classicità, da quel meccanismo di maschere e inganni nella cui ostentata finzione emerge, lampante, l’urgenza del reale.
Al netto di una sceneggiatura meno ispirata, il sequel di “Sicario” è un film di genere estremamente solido, sorretto dallo sguardo muscolare di Sollima che si svela capace di lavorare sulla tradizione western come e più di molti registi americani.