Film pesantemente affetto da una crisi di identità, incerto fra action movie e opera di denuncia politica, con un trio di attori mortificato da personaggi privi di spessore e verosimiglianza
Vincitore del Premio della Giuria allo scorso Festival di Cannes nella sezione Un certain regard, quello dello svedese Ruben Östlund è un film che ricerca ossessivamente il disumano nell'umano.
Dall'omonimo best seller mondiale, Daniel Espinosa non rinuncia all'action e trae dal giallo storico un complesso quadro politico sulle paure ereditate dal regime Stalinista.
Splendido tributo, intimo e creativo, a un artista eccezionale, il film di Brett Morgen è anche il confronto finale con una morte che da vent'anni riecheggia nel nostro immaginario culturale
L’impronta di Whedon e un approfondimento dei personaggi in un film comunque troppo impegnato a bilanciare i temi e gli spazi dei suoi eroi per avere un'identità propria
L'immortalità come mera scusa per una stereotipata storia d'amore
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