Brillante atto di protesta di un regista costretto al silenzio, il nuovo film di Jafar Panahi oppone alla censura del regime iraniano la vitalità di un cinema capace di sorgere ovunque
Esaltante quinto capitolo della saga che, mentre riflette su Hollywood e i suoi miti, edifica una volta per tutte l’immagine senza tempo di Ethan Hunt/Tom Cruise.
Una dichiarazione programmatica di rinnovamento caratterizzata da un’insolita leggerezza di sguardo e più in generale da una smaccata consapevolezza teorica.
Kammerspiel ipnotico dove implodono le ossessioni del contemporaneo, s’invertono i rapporti di potere e si consumano lotte di genere, alla ricerca disperata di una propria identità nel mondo.