Il film di Barry Jenkins intreccia tematiche gender e black per colmare un vuoto d’immagine e dare luce ad un racconto di intima potenza sulla ricerca dell’identità.
Tra grottesco e denuncia politica, Berman mette in scena un attacco frontale nei confronti di un Israele vittima di politiche conservative e militariste.
Berg firma un film conservatore lucidamente celebrativo, poco incline all’approfondimento e all’analisi razionale ma capace di restituire con efficacia l’eroismo di personaggi comuni.
Il film di Parker vorrebbe essere un gesto politico atto a riscrivere la rappresentazione mitica del proprio paese, ma manca del respiro e della forza necessari ad appropriarsi di un immaginario.
La lezione di racconto di Lonergan non si riferisce alla realtà, ma alla letteratura: la sua bilanciata drammaturgia produce un film magnifico che tocca esiti struggenti.
Questo sito rilascia cookie tramite servizi esterni come Google Analytics, Facebook e Twitter.
Continuando la navigazione si accettano le condizioni di utilizzo dei servizi in rispetto della normativa vigente.Maggiori InformazioniChiudi