Film svedese dal cuore georgiano, candidato nazionale all'Oscar ma accolto in Georgia da proteste omofobe neofasciste, il film di Levan Akin è un magnifico melodramma d'amore sui corpi e la musica che li muove.
Vincitore assoluto agli Hong Kong Film Awards, ma oggetto di censura e forti discussioni in Cina, il film di Derek Tsang guarda criticamente alle forme di bullismo radicate nel sistema scolastico cinese, attraverso la lente di un affascinante romance giovanile.
Presentato in concorso a Cannes 2019, l’ultimo film nato dallo sguardo prezioso di Jessica Hausner si serve di un contagio invisibile per giocare a psicanalizzare i demoni della mente umana.
Un film Sci-Fi che sembra uscire da un sogno anni ‘50 di famiglia atomica andato a male, trasformato in incubo contemporaneo sulla natura perversa e aliena del mercato immobiliare.
Tra i migliori Miike degli ultimi anni, quello presentato a Cannes 2019 è un compendio cinematografico del suo autore in cui torna il primo amore per la yakuza e un genere reinventato cento film fa.
Vincitore dell'Orso d'Argento, il film dei D'Innocenzo è un plastico dalla tragedia manifesta, un diorama mostruoso preparato a tavolino con compiaciuto nichilismo da cui non emerge nulla, non nasce nulla. Un cinema sterile.
Il debutto di Autumn de Wilde è una fedele quanto personale trasposizione austeniana, che con agilità si trasforma da giostra frenetica a trabocco emozionale.
Jan Komasa, al suo terzo lungometraggio di finzione, si ispira a una storia vera e costruisce un protagonista intenso, problematico, diviso. Film candidato come Miglior film internazionale agli Oscar 2020.