Dopo il banale momento hollywoodiano di The Tourist, von Donnersmarck torna a riflettere sull'arte e sulla sua capacità di mettere tutto in discussione
A Venezia 75 arriva in concorso un legal drama sul caso di una ragazza indagata per omicidio. Peccato si tratti di un’opera scialba e mediocre che non riesce a stimolare alcuna riflessione
L'opera seconda di László Nemes recupera l'architettura formale dell'esordio ma estende il discorso storico, raggiungendo una fenomenale rappresentazione delle forze storiche in azione e dell'avvento della società di massa.
Paul Greengrass ricostruisce gli eventi relativi alla strage di Utoya attraverso un cinema-reportage classico e umanista, che guarda alla guarigione singola e collettiva come unico argine contro la barbarie.
La profezia dell’armadillo di Zerocalcare arriva sul grande schermo senza, tuttavia, riuscire ad eguagliare quella profondità emozionale raggiunta dal fumettista di Rebibbia.
Il regista de "Lo scafandro e la farfalla", Julian Schnabel, in concorso a Venezia 75 con un film biografico sulla complessa figura di Vincent Van Gogh.
Frederick Wiseman abbandona per un attimo l'indagine etnografica delle grandi strutture sociali per guardare ad una piccola comunità rurale del Midwest, ma la purezza del suo sguardo resta intatta e sempre commovente.