La terapia di Brisseau (ci) coinvolge tutti e finisce per guardare l’illusione per eccellenza: il cinema stesso e la sua grande narrazione che non può fare a meno che reincarnarsi.
I “tre tempi” di Three Times sono in realtà molti di più, sempre un cinema che lascia qualcosa, che cerca qualcosa, che muta, che diventa altro nel momento in cui avviene.
L’urticante regista austriaco Ulrich Seidl apre la sua personale trilogia sul Paradiso con questo film di respingente crudeltà, velenoso e al vetriolo su tutti i fronti.
Faith si fa strada lentamente con piccole, minute rivelazioni che deflagrano nella mente di chi si lascia inchiodare da immagini senza vie di fuga, dilatate e affilate.