Strange Way of Life
Il queer western di Almodóvar che decostruisce il genere. In arrivo su Mubi.
Pedro Almodóvar si sposta nelle terre di frontiera degli inizi del 900 e firma un queer western, prodotto insieme a Anthony Vaccarello e Yves Saint Laurent che curano anche scenografie e costumi (ovviamente!). Da settembre in sala e in arrivo su MUBI, il cortometraggio Strange Way of Life è un mélo a cavallo con la star del momento Pedro Pascal e l’evergreen Ethan Hawke.
Lo sceriffo Jake (Hawke) sta cercando l’assassino della cognata quando improvvisamente ripiomba nella sua vita il vecchio amico e amante Silva (Pascal), con cui ha condiviso avventure da sicario e una passione travolgente. La tensione aumenta nel momento in cui lo sceriffo confessa all’amico che il principale sospettato dell’omicidio è proprio il figlio di Silva.
Almodóvar, maestro del desiderio, ci regala un’esilarante e travolgente storia di vecchie passioni condita da tutti gli elementi del western classico: le sparatorie, i paesaggi di frontiera, la ricerca del brutale assassino. Jake, più schivo e sostenuto, si lascia travolgere dalle avances esplicite di Silva che non perde tempo a ricordare i tempi felici trascorsi insieme, ma lo sceriffo teme che l’amico si sia fatto vivo solo per salvare il figlio, più che recuperare quella relazione ormai perduta. Il trasporto sentimentale di una notte esplode in uno scontro a fuoco che sa più di resa dei conti tra i due che di risoluzione dell’intrigo.
Il peso del film è tutto sulle spalle di due magnifici attori in perfetta armonia: la giacca verde sgargiante del disinvolto Silva contrasta i colori neutri indossati dallo sceriffo Jake, ancora incapace di accettare le proprie pulsioni e sentimenti. Così Strange Way of Life omaggia e decostruisce il genere per eccellenza della Grande Hollywood.
Pur trattandosi di un lavoro apparentemente distante (per ambientazione) dalla sua filmografia, riconosciamo la regia del maestro spagnolo nei primi piani intensi, negli abbracci (spezzati) tra i protagonisti, nella cura della messa in scena. Magnifico come la camera si sofferma su quella biancheria candida riposta con cura nel cassetto. Dettagli che dimostrano, ancora, come un grande cineasta riesca nelle piccole rifiniture a far parlare il cinema.