A 20 anni di distanza i fratelli Farrelly tornano al film del loro esordio, con un sequel riuscito solo in parte ma arricchito da un inaspettato e sottile senso di tristezza
Il film è il migliore omaggio mai dedicato al vate australiano, ma l’impressione è di ritrovarsi con un prodotto che sarebbe potuto essere più introspettivo, andando oltre il già detto e saputo