Mediocre sincretismo zombie, il film di Burr Steers procede indeciso tra fedeltà e reinvenzione, ma se i morti viventi abbondano a mancare del tutto sono le idee
Racconto di formazione semplicissimo e delicato, che descrive la nostalgia di chi è lontano dalla propria terra con un disarmante candore narrativo che commuove e conquista
Il più radicale e politico film di Tarantino, immagine-mondo che nasce in 70mm e diventa metafora scoperta di un paese mercificato, scisso, inesorabilmente fondato sulla finzione e la violenza.
Il capolavoro di László Nemes rappresenta mirabilmente le vittime della Shoah come le immagini mancate ai margini dell'inquadratura, ripensando il linguaggio come dialogo straziante tra testi e vuoti
In un cinema inteso anzitutto come perfomance personale, Iñárritu va alla fine del mondo per cercare la Natura, Dio e il cuore avido degli uomini ma quello che trova è soltanto sé stesso