Il film, che valse ad Amalric il premio per la miglior regia a Cannes nel 2010, condensa già nel titolo un’idea precisa di cinema e di vita: fluida, sfuggente, sbrigliata.
Per Joachim Trier, Oslo è sempre il luogo di percorsi compromessi, desideri inesplosi, bivi esistenziali, soprattutto in questo titolo, cuore impressionista del grande mondo emotivo dell'autore danese.
Verhoeven sovverte il sistema di segni su cui si regge il potere ecclesiastico all’epoca della Controriforma, in un film in cui il sacro è una pantomima e il desiderio un’arma rivoluzionaria
Introduction, come tutto il cinema di Hong Sang-soo, sta tra il sogno e la veglia, tra il ricordo e la dimenticanza, tra la realtà e la finzione, ma, in particolare, abita l'amore e l'autenticità.
Continuando ad affinare riflessioni e metodologie di lavoro ormai collaudate, Guillame Brac riprende con successo il suo racconto personale fatto di pluralismo di sguardi, corpi, relazioni.
Le immagini di Guillaume Brac tengono insieme sentimentale e sociale in un tuttotondo atmosferico che rende giustizia ai corpi delle nuove generazioni.