Soderbergh torna a girare con l'Iphone e si muove in piena indipendenza, parla di basket ma pensa al cinema, impegnato da sempre in un 1 vs 1 contro "the game on the top of the game".

L'ultima serie teen di casa Netflix è un funzionale amalgama di furbizia e gradevolezza, un coming of age accattivante che si limita però a restare nella tradizione.

Accantonati momentaneamente fantasmi e soprannaturale, Flanagan mette in scena un home invasion (apparentemente) semplice ed essenziale

Netflix e Dan Gilroy confezionano un altalenante ibrido sul mondo dell'arte, tra farsa grottesca e film di genere.

Berlanti e Gamble decostruiscono la rom-com tradizionale in uno show che si dimostra di gran lunga più interessante sul piano meta-testuale che su quello più propriamente diegetico.

Tra crime e family drama la serie originale Netflix con Jason Bateman aggiorna un modello ben consolidato, tornando a parlare del lato oscuro della famiglia americana.

Miniserie divisa in tre puntate che esplora la relazione complessa e a volte ambivalente tra il cinema hollywoodiano e gli eventi della Seconda Guerra Mondiale

Favola nera dei nostri tempi che si concede un po’ di spassosa ironia ma alla fine lascia in bocca un sapore amarissimo

Lo scandalo del doping nel mondo dello sport russo nel film inchiesta di Bryan Fogel

Il brutale ritorno di Jeremy Saulnier dietro la macchina da presa colora di una violenza imprevedibile e alienante l'offerta originale di Netflix.