Dopo "The Irishman" un altro film sulla morte del cinema come architrave del novecento, ma anche e soprattutto un gesto di vitalità estrema in cui immagini classiche e contemporanee vengono poste a dialogo, ricercando nella storia dell'immaginario una nuova sintesi.

Tony Soprano rinasce per l'era dei franchise Dinsey: nostalgia, easter egg, e il promemoria di come il matrimonio tra cinema e “prestige tv” non s'abbia da fare

Dopo un lungo sodalizio con Soderbergh, lo sceneggiatore Scott Z. Burns torna alla regia e firma un solido esempio di cinema d'inchiesta, fedele alla tradizione liberal e sorretto dall'ennesima ottima interpretazione di Adam Driver.

La nuova serie Matthew Weiner prodotta per Amazon era forse lo show più atteso del 2018, ma si è rivelata un’opera con pochi acuti, autoreferenziale e piena di limiti.

Lo spazio dedicato alle figure femminili e l’intensa interpretazione di Lee Pace nei panni di John DeLorean fanno di questa spy-comedy di Nick Hamm un’opera al contempo godibile e sfaccettata.

Più che un biopic su Neil Armstrong, il nuovo film di Damien Chazelle è una lunga odissea interiore costantemente attraversata dallo spettro della morte.