Il più rosselliniano dei film di Polanski è un potente, lucidissimo "J’accuse" che parte dal 1895 e si lancia contro il presente.

Adattando per la prima volta Eduardo De Filippo, Martone reinventa di nuovo il suo cinema ma non ne perde la cifra essenziale, la capacità di riscoprire la letteratura per parlare dell’oggi.

Ad Astra è una vera e propria summa di tutto il cinema di James Gray. Quasi una “resa dei conti” finale con i propri fantasmi.

The Perfect Candidate prosegue l'opera di denuncia di Mila Al Zahrani ma non riesce a trovare una forma e uno sguardo capaci di andare oltre i propositi del nobile messaggio

L’opera seconda di Katrin Gebbe è un coraggioso horror familiare che ha l’ardire di credere ciecamente nella forza irrazionale della paura e dell’amore.

Scelto come apertura di Venezia 76, il primo film internazionale di Kore'eda delude in parte le aspettative e si svela come una riproposizione in minore dei suoi tipici temi famigliari, riletti attraverso una lente metacinematografica che manca presto di respiro.