Sul corpo di Elio Germano, premiato alla Berlinale come miglior attore, si costruisce la sofferta figura del pittore Ligabue, in un film epidermico che lavora sul contatto tra le superfici.
Dopo l'anteprima al Sundance, dove vince il Premio per la Regia, Eliza Hittman racconta in concorso alla Berlinale un aborto senza retorica né politica, ma attraverso la forza della storia.