Forse l’unico biopic possibile nell’era della post-verità, ma anche un film in cui Sorkin, nonostante incertezze e ambizioni che scricchiolano, si pone senza difese di fronte lo spettatore.
La serie tv di Barry Jenkins sprofonda nel passato sanguinoso dell'America schiavista, scoprendo nell'inconscio bianco americano un violento sentimento di paura verso i neri messi in catene.
Pastorali americane con automa: il futuro è già passato, non ci resta che ricordare. Passatista, epica e umanista, la serie sci-fi di Prime Video è forse più complessa di quanto essa stessa non creda.
“I had a Chiara Ferragni dream”: il documentario sulla influencer diventa un film di paura sul presente, una recita quasi impeccabile tradita dall’immagine.
Dopo un lungo sodalizio con Soderbergh, lo sceneggiatore Scott Z. Burns torna alla regia e firma un solido esempio di cinema d'inchiesta, fedele alla tradizione liberal e sorretto dall'ennesima ottima interpretazione di Adam Driver.
Shia LaBeouf si confronta con i fantasmi della propria infanzia in un film fortemente autobiografico, arroccato sull’estetica indie più convenzionale e preconfezionata ma comunque sincero, vitale, emozionante.
Su Amazon Prime, la prima produzione Mediaset pensata anche per lo streaming. Ma la risposta italiana a Il Diavolo veste Prada è un autentico disastro.
Dai creatori di BoJack Horseman, la nuova serie animata di Amazon Prime Video è un viaggio in rotoscope tra il passato e il presente di Alma. Una storia con un finale tutto da scrivere.