Tra le rappresentazioni più realistiche dell’Inghilterra del Seicento, l'ultimo film di Reeves è un melodramma cupo e pessimista che abbandona ogni dimensione fantastica e si oppone allo spirito edonista della Swinging London dell’epoca.
Ultimo dei tre adattamenti lovecraftiani prodotti da Corman, il film di Haller non riesce a restituire l'atmosfera e i toni del racconto, né a creare un percorso autonomo che ne prenda il posto.