Far East 2015 / Women Who Flirt

Commedia romantica e pop che conferma il grande talento di Pang per la macchina da presa ma anche la dimensione frivola di gran parte del suo cinema

Storico amico del Far East Film Festival – dove ha già presentato il dittico Love in a Puff / Love in the Buff e l’anarchico VulgariaPang Ho-cheung è un autore orientale dal grande talento registico, la cui carriera si divide tra frequenti produzioni pop per il grande pubblico ed occasionali lavori più coraggiosi, destinati ad una visione più di nicchia. In questi rari casi ha dimostrato di sapersi muovere tra generi diversi, tuttavia gran parte del suo talento va in commedie romantiche brillanti, tutte divise tra una qualità tecnica altissima e uno sguardo privo di coordinate specifiche, volutamente disinteressato alla cornice storico-sociale e intenzionato a lavorare in una dimensione puramente decontestualizzata. Women Who Flirt rispecchia pedissequamente questi canoni, e forse era anche inevitabile se consideriamo che si tratta del primo film di Pang realizzato interamente con capitali provenienti dalla Cina continentale.

Ambientato tra Shangai e Taiwan, Women Who Flirt racconta la tormentata storia d’amore tra Angie e Marco, o meglio il tentativo in extremis della prima di conquistare il secondo ora che si è finalmente fidanzato con la bella Hailey. I due infatti sono amici da sempre, ma se Angie ha sacrificato tanti aspetti della sua vita per restare accanto a Marco senza trovare mai il coraggio di provarci davvero, quest’ultimo ha sempre inquadrato l’amica come un maschiaccio, almeno finora. Ad alimentare la lotta tra Angie e Hailey contribuisce anche la rivalità tra le ragazze di Shangai e quelle di Taiwan, una dinamica che permette ad Angie di godere dell’aiuto di un’affiatata squadra di amiche, intenzionate a rendere la ragazza più femminile e maliziosa per permetterle di battere la rivale taiwanese.

Sulla carta Women Who Flirt ha davvero poco che possa interessare. Canovaccio standard, personaggi pressoché inconsistenti, zero ambizioni di raccontare qualcosa che esuli dalla sfera più ridanciana e pop. Tuttavia siamo in un film di Pang, e questo significa che tutto gira per il meglio, dai tempi comici alla gestione dei set, dalle battute a raffica alla resa degli attori. In particolare Zhou Xun riesce a rendere la sua Angie un personaggio assieme fragile e determinato, amante dell’arte e disinteressata agli atteggiamenti più frivoli dell’identità femminile, donandole una profondità solamente accennata dalla sceneggiatura. Ma soprattutto a permettere a Women Who Flirt di strappare la sufficienza, almeno all’interno del suo contesto di riferimento, è la regia di Pang, ancora una volta fenomenale nel gestire i tempi comici e i movimenti dei suoi personaggi. La padronanza della macchina da presa che ha questo regista è qualcosa che non lascia indifferenti, tuttavia è impossibile non chiedersi cosa potrebbe fare un virtuoso così abile se volesse (e potesse) concentrarsi su qualcosa di più ambizioso, qualcosa che sia comunque all’interno delle relazioni tra uomini e donne ma cerchi di offrire una prospettiva più profonda, adulta e articolata.

Autore: Matteo Berardini
Pubblicato il 27/04/2015

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