Giunta alla nona stagione, l’antologia horror di Ryan Murphy suggerisce un congedo dello slasher dal suo caratteristico passatismo citazionista, esplicitando e dando forma estetica e sensibile alla sua nostalgia orrorifica.
Prima di essere uno spaccato dedicato agli anni '80 più invisibili e ignorati, la nuova serie di Ryan Murphy è un'operazione politica di importanza miliare, capace di unire immaginario e attivismo.