Il conflitto sociale diventa tragedia greca girata a mo' di war movie; è un punto limite, di stile e forza grafica, che satura lo schermo e crea nuove immagini-mito per una lotta vissuta ai tempi della social-estetica globalizzata.
L'ultimo capitolo della trilogia di Brizé dedicata al mondo del lavoro è ancora una volta un film magnifico, un thriller dialettico sulle aporie del capitale e il valore etico del sacrificio.