Un'opera apparentemente dissidente con un lodevole lavoro di ricerca che ad un sguardo onesto si rivela però convenzionale, consolatoria e assolutamente superficiale per i tempi odierni
Dopo la parentesi hollywoodiana Andrej Konchalovskij torna a casa, con lo sguardo rivolto a un piccolo villaggio russo che rifugge qualsiasi ipotesi di progresso.
Niccol realizza un film coraggioso e difficile, come sempre ancorato alla convenzionalità del genere ma capace di guardare ad uno dei temi chiave del mondo contemporaneo.
Il regista racconta insieme al protagonista Willem Dafoe, a Ninetto Davoli e ai suoi collaboratori la genesi della propria personale "meditazione" su Pasolini
Wang Xiaoshuai porta al Concorso veneziano un film diviso tra astrazione e didascalismo, un rapporto in cui purtroppo finisce per vincere una struttura a tesi stantia e prevedibile
Il nuovo film di Joe Dante è un’anarchica giostra cinefila capace di passare da tonalità romantiche ad altre horror all’interno di una cornice di irresistibile umorismo
Il redivivo Almereyda torna a violentare un’altra tragedia del Bardo: tra iPod, selfie e teste mozzate, realizza un'insostenibile summa di trash involontario.
Il migliore tra i film francesi presenti in Concorso quest'anno, quello di Alix Delaporte è un dramma adolescenziale in cui la musica riveste un ruolo preponderante e la poesia è sempre in agguato