Roma 2013 / The White Storm

Semplicemente magistrale. Non ci sono modi migliori per definire la chiusura pensata da Marco Müller per la sua seconda direzione del Festival di Roma. Si chiedeva la festa, i blockbuster, i film per il pubblico? E allora cosa c’è di meglio del più grande creatore di cinema popolare cinese, o di uno dei maggiori registi action/noir di Hong Kong tornato ai suoi massimi livelli? E’ qui la festa del cinema, in Young Detective Dee: Rise of the Sea Dragon di Tsui Hark, nelle sue coreografie magicamente impossibili danzate in spazi di pura immaginazione, o ancora in questo The White Storm di Benny Chan, nel suo triangolo di amicizia virile scandito da scontri a fuoco spettacolari ed inseguimenti vorticosi, battute fraterne e coraggiosissimi slanci a cuore aperto nel melò. Questa è la vera festa, e se aspettate quella targata Hollywood per iniziare a divertivi allora non avete capito niente di cinema.

Costruito sul triangolo composto da Tin (Sean Lau), Chow (Louis Koo) e Wai (Nick Cheung), amici d’infanzia e oggi compagni nelle forze di polizia, The White Storm racconta della lotta aperta tra il terzetto di agenti e Buddha, un potentissimo trafficante di droga thailandese. Il tema di partenza è ancora una volta quello dell’infiltrato, stretto in una scissione schizofrenica tra famiglia e dovere, casa e crimine, ma fin da subito Benny Chan inietta nella sua storia pesanti dosi di quella che oggi viene sbrigativamente definitiva bromanche, ovvero quell’affetto e amicizia virile che sono una delle colonne portanti nel parco tematico del poliziesco di Hong Kong. Nel momento in cui la pista conduce i tre in Thailandia al cospetto di Buddha, schizza sia il livello dello scontro che l’importanza data al rapporto tra i tre amici, costretti a scelte terribili che ne segneranno per sempre il rapporto. Da qui la mossa più spiazzante, The White Storm vola di cinque anni in avanti, e dopo aver accumulato già abbastanza materiale per uno o due film si apre ad una nuova storia di vendetta e tentata riconciliazione, tessendo le fila dei personaggi in un drammatico epilogo. La sensazione a questo punto è netta, The White Storm non punta solo ad essere un esponente del blockbuster action made in Hong Kong, vuole esserne raccoglitore ed emblema, punto d’incontro dei temi peculiari del genere. Riprendendo il triangolo di amicizia virile di A Better Tomorrow, Benny Chan punta tutto sulla costruzione di un rapporto sentito e sofferto tra i suoi protagonisti, permesso da una sceneggiatura intelligente e davvero attenta nel tratteggiarne caratteristiche e desideri senza scadere nello stereotipo più blando. Se a questo si aggiungono le ottime interpretazioni servite dal tris di attori, non sorprende che The White Storm regali emozioni davvero notevoli per gli appassionati del genere.

Pensato a più livelli in un’escalation di tensione emotiva, The White Storm ha un inizio fenomenale, calato in una metropoli feroce e notturna attraversata da scontri a fuoco realistici ma altamente spettacolari, nei quali Chan manifesta fin da subito tutta la sua padronanza del mezzo. Niente abusi di camera a mano, montaggio rapido ma chirurgico e rapidi dolly e carrelli a seguire coreografie brevi ma intense. Veramente il meglio che si possa chiedere ad un poliziesco orientale. Abbandonate le città thailandesi il film entra nella sua seconda parte, dove Chan preme sull’acceleratore del pathos e porta la storia ai picchi melodrammatici tipici di Hong Kong, salti nel vuoto senza temere che l’emozione sfoci nel patetico. Il risultato è un viaggio a cuore aperto che da echi più alla Johnnie To porta all’emozione sfrenata di John Woo, forse non sempre controllata come fu capace di fare il modello di riferimento ma per forza di cose affascinante nell’incuranza del suo slancio. The White Storm, per quanto alle volte perda un po’ il senso della misura, non può che essere un distillato puro del miglior action movie hongkonghese, un viaggio in quello che resta uno dei più grandi cinema polizieschi del mondo.

Autore: Matteo Berardini
Pubblicato il 15/10/2014

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