Circoscritto il racconto a tre brevi momenti della vista di Steve Jobs, il film di Boyle e Sorkin segue e studia il proprio personaggio come fosse un prodotto in costante fase di aggiornamento.
Zemeckis racconta Petit e la sua camminata funambolica, gesto anarchico che divenne arte di pura bellezza, una poesia con la quale affacciarsi oggi alle Torri Gemelle e al trauma che rappresentano.